Monitoraggio frane "debris flow"
Moltissime aree montuose sono interessate da movimenti franosi che spesso hanno origini storiche e persistono nei secoli, a causa di condizioni peculiari che si mantengono immutate, o talvolta vengono accentuate dai cambiamenti climatici (è il caso della fusione del permafrost in ambito sub-glaciale, che riduce l’aderenza della roccia superficiale al substrato, permettendone il distacco e la caduta a valle).
Nesa progetta, produce e installa stazioni meteorologiche in grado di monitorare le precipitazioni che possono innescare flussi detritici impulsivi (noti in letteratura con il nome di “debris flow”) e mediante controllo remoto è possibile monitorare lo spostamento delle rocce utilizzando la tecnologia delle celle di carico, generando in tal modo allarmi nelle zone abitate mediante l’attivazione dalle sirene e luci lampeggianti.
La natura stessa dei fenomeni e dei luoghi oggetto del monitoraggio concedono tempo minimo per l’invio di allarmi e la comunicazione deve avere carattere di immediatezza a favore delle persone incaricate per protezione civile e la sicurezza pubblica. Telecamere IP attivabili su soglie di allarme permettono l’invio di immagini in tempo reale da posizioni chiave, grazie alle caratteristiche dei datalogger TMF con sistema operativo Linux embedded.
Un esempio di applicazione concreta è il sistema di monitoraggio installato e attivo in Val Rabbia, Comune di Sonico (BS); una rete di stazioni e punti di monitoraggio in postazioni specifiche controlla capillarmente il territorio ed è in grado di rilevare ogni minimo evento che possa generare situazioni di pericolo.
La presenza di una valle molto scoscesa che termina presso l’abitato di Rino all’interno del territorio comunale rende questa configurazione idrogeologica molto delicata: intense precipitazioni a monte del bacino sono in grado di innescare violenti ed improvvisi eventi di piena torrentizia talvolta anche parossistici, come avvenuto nell’episodio di luglio 2012.
In tali occasioni le colate (debris-flow) vengono innescate da violente e localizzate precipitazioni in grado di mettere in movimento enormi volumi di pietre e fango, che scendono a valle in pochi minuti e generano ondate assai rilevanti e potenzialmente distruttive.
Un sistema di monitoraggio come quello sviluppato e installato da Nesa necessita un’accurata fase di “tuning” in relazione al corretto settaggio di soglie e livelli di allarmistica, e una corretta manutenzione ordinaria permette di mantenere in perfetta efficienza le apparecchiature, sottoposte a condizioni ambientali molto critiche. La formazione del personale operativo è altrettanto importante ed è particolarmente curata da parte degli operatori in apposite sedi istituzionali.