Lo sanno bene i produttori di energia da fotovoltaico, che non basta una bella giornata di sole caldo perché il proprio impianto abbia una resa elevata, anzi, le maggiori rese si ottengono in primavera con il cielo sgombro da smog, particelle d’acqua e quant’altro che possa ostacolare l’irraggiamento stesso.
Questa consapevolezza si traduce nella necessità di monitorare in continuo l’effettivo irraggiamento attraverso dei sistemi di monitoraggio che utilizzino piranometri ad elevata sensibilità e, che insieme ad altri dati ambientali, quali temperatura aria, temperatura della cella fotovoltaica, umidità ed ad eventuali misure di pioggia, pressione e vento, forniscano una serie di dati che, opportunamente elaborati permettano di ottenere l’effettiva resa dell’impianto e/o della singola cella.
Nesa è in grado di offrire tutta la competenza necessaria per questo tipo di monitoraggio, grazie anche alla collaborazione con uno dei maggiori istituti di ricerca sulla radiometria Europei, l’ISAC di Bologna.
Abbiamo sviluppato il sistema ST9060, un sistema di monitoraggio radiometrico specifico per questo tipo di impianti, composto da radiometri con diversa classe di precisione (I classe, II classe, secondary standard), datalogger per acquisizione dati ed elaborazione e tutta la strumentazione di monitoraggio ambientale. La strumentazione è tutta certificata.
Tutto il sistema, oltre a rispondere alle norme WMO è conforme alla IEC 60904 specifica del settore. Oltre alla mera acquisizione del dato, Nesa è una delle pochissime aziende ad aver introdotto nel proprio sistema di misura, il calcolo astronomico della posizione del sole (azimut e zenith) in funzione della posizione geografica dell’impianto e dell’inclinazione dei pannelli. Tale calcolo si rende necessario perché il piranometro è uno strumento che vede tutta la volta celeste, mentre i pannelli fotovoltaici solo la parte relativa al loro angolo di inclinazione, non solo, il sole non mantenendo una posizione fissa nell’arco del giorno, ha un irraggiamento diverso e come tale deve essere misurato. Il sistema per come si compone, offre le massime garanzie in termini di affidabilità e sicurezza dell’informazione, una sorta di scatola nera.
Con un unico sistema wireless si possono acquisire sino a circa 100 sensori senza stendere alcun cavo. Il nuovo datalogger WLP50 creato per queste applicazioni, offre le stesse prestazioni della serie TMF ma con ingombri ancora più contenute e con maggiori potenzialità di calcolo.
I nostri software di elaborazione consentono di visualizzare i dati in formato numerico e grafico, permettono un controllo in tempo reale dei dati, tutto tramite semplici pagine web, accessibili da un qualunque browser internet.