Nel corso dei primi mesi del 2012 Nesa srl ha ricevuto l’incarico, da parte dell’ Università di Modena e Reggio Emilia, di provvedere alla fornitura, installazione e collaudo di una stazione meteorologica a norma WMO da posizionarsi sul torrione dell’antico e prestigioso palazzo Ducale, svettante su Piazza Roma, sede dell’Accademia Militare e dell’osservatorio Geofisico.
La postazione di monitoraggio nel centro di Modena vanta una serie storica di altissimi valore, a livello mondiale, in termini di continuità e congruità delle misure; iniziate nel 1830, e oggetto della pubblicazione de “L’Osservatorio di Modena: 180 anni di misure meteo climatiche” edito per iniziativa della Società Meteorologica Italiana onlus – SMI e curato da Luca Lombroso e Salvatore Quattrocchi, tali misure permettono di ricostruire con precisione l’andamento climatico nei decenni, raffrontando serie storiche e supportando in tal modo le analisi scientifiche sulle variazioni climatiche in atto.
I tecnici di Nesa, con il supporto e la supervisione di Luca Lombroso (tecnico meteorologo certificato WMO 1083 e attualmente incaricato della manutenzione e valorizzazione del sito storico, insieme ad altre stazioni sul territorio), hanno dapprima provveduto allo smantellamento degli apparati preesistenti, recuperando le componenti meccaniche ove possibile, procedendo poi all’installazione delle nuove strumentazioni a norma WMO che tutt’ora constano di sensore velocità vento “First Class”, sensore direzione vento, sensore pluviometrico riscaldato, sensore termo-igrometrico, sensore radiazione solare globale e sensore per la misura dell’insolazione. Un datalogger avanzato, dotato di sistema operativo Linux e interfaccia web, viene utilizzato per l’acquisizione e la trasmissione dati ogni 10 minuti ad un sito web, chiamato “IRIS”, di dominio pubblico e fruibile a questo link.
Oltre al rinnovamento delle misure sulla sommità del torrione, vi era la necessità di aggiornare anche i sensori posti sul balcone lato nord, per garantire l’acquisizione dei parametri termo-igrometrici in una condizione diversa dal tetto, in continuità con la serie storica.
L’installazione venne completata a metà maggio 2012, pochi giorni prima del tragico evento tellurico che colpì il territorio emiliano con una scossa di magnitudo 6.1, registrata il 20 maggio 2012 alle 04:03:52 ora italiana. Il sisma, seguito da numerose altre scosse tra cui le disastrose repliche del 29 maggio, provocò l’immediata chiusura, per motivi di sicurezza, dell’intero torrione, senza tuttavia intaccare le misure meteorologiche. Negli anni successivi, grazie ai lavori di consolidamento e messa in sicurezza dell’edificio, è stato possibile attivare un piano di manutenzione annuale che prevede la ricalibrazione in laboratorio e sostituzione in sito dei sensori meteorologici, con un “kit muletto” idoneo.
Anche questa stazione, i cui dati pubblici sono consultabili a questo indirizzo, è oggetto di un contratto di manutenzione annuale che permette l’acquisizione di dati accurati e assicura la lunga durata dei prodotti.
Infine, ad inizio 2018, grazie alla trasversale collaborazione tra il Prof. Alberto Muscio del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”, dell’ arch. Anna Gelli della Direzione Tecnica e con il supporto scientifico e tecnico di Luca Lombroso, è stata attivata una nuova stazione di monitoraggio di marca Davis Instruments installata dai tecnici Nesa sul proprio palo abbattibile da 10m, di norma utilizzato per le stazioni standard fornite in contesti di ampio respiro (quali ad esempio reti di monitoraggio per WASCAL)
La valida e duratura collaborazione tecnico-scientifica tra Nesa e UNIMORE richiede di mantenere uno standard qualitativo elevato sia per la fornitura di strumentazione a norma WMO rispondente alle richieste del Cliente, sia per la realizzazione di adeguata manutenzione alle stazioni esistenti. L’azienda risponde coerentemente alle aspettative e continuerà a sviluppare e rafforzare la sinergia nata ormai più di 6 anni fa.